La miniera della Bagnada
Il Museo della Bagnada è nato dal desiderio di riportare alla luce, e salvaguardare, un patrimonio che stava ormai scomparendo, incalzato dal presente. Il ripristino di una realtà che in Valmalenco – e in particolare sul territorio di Lanzada – ha fatto per lungo tempo da protagonista, permette di riflettere sul significato storico e sociale dell’attività mineraria che ha pervaso la cultura delle comunità locali per più di due secoli.
La miniera di talco, si sviluppa su nove livelli, di cui quattro visitabili. Si possono osservare diverse tipologie di gallerie: filoni coltivati, gallerie di servizio, discenderie, camminamenti, gallerie e vuoti per la ricerca del materiale sterile. Le pareti rocciose della miniera sono bianchissime e riflettono la luce artificiale illuminando l’ambiente. Inoltre, diversamente da tante miniere dove si procede attraverso cunicoli stretti, quella della Bagnada ha gallerie molto ampie ed è perciò facilmente visitabile anche a chi soffre di claustrofobia. Corredata da speciali effetti audiovisivi, la miniera è senza ombra di dubbio la parte del Museo a maggior impatto emotivo.
L’ingresso della miniera (1480 m) si raggiunge a piedi dopo 15 minuti circa di salita lungo un sentiero in un bosco di larici. In miniera la temperatura è sempre di 6°/7°C, perciò occorre indossare pantaloni lunghi e abbigliamento adeguato. È raccomandabile l’uso degli scarponi (in nessun caso sandali o scarpe con il tacco).
La prenotazione è obbligatoria presso il Comune di Lanzada tel. +39 0342 453243 oppure il Consorzio Turistico Sondrio e Valmalenco tel. +39 0342 451150.
Periodicamente, o su richiesta, organizziamo speciali pacchetti per piccoli gruppi che comprendono la visita alla miniera e un pranzo di degustazione con i piatti tipici della Valmalenco.